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La distinzione fra apollineo e dionisiaco è ritornata di moda grazie a Friedrich Nietzsche, che se ne è servito nella sua famosa opera La nascita della tragedia dallo spirito della musica. Questo scritto, tuttavia, non persegue affatto l’intento di contribuire a comprendere questi concetti, ma si serve di questa distinzione per spiegare due aspetti di colonialismo d’insediamento in forma di stato, con particolare riferimento all’esempio dell’Africa Sud Occidentale e della sua capitale Windhoek. Come è noto, Apollo veniva considerato il Dio del sole e della ragione, mentre Dionisio era visto come il Dio dell’ebbrezza e dell’estasi. Nel presente contesto, l’apollineo rappresenta il sogno utopico di potere di stato coloniale, comportante il diritto assoluto all’uso della forza, a giudicare, a proteggere ed a praticare una politica attentamente pianificata, mentre il dionisiaco rappresenta, grosso modo, la mentalità pionieristica dei coloni e le loro tendenze anomiche, derivanti alla fin fine dall’illegittimità incontrastata dell’intero progetto coloniale. Nello stesso tempo questo scritto si avvale di un altro contrasto: giorno e notte. È usato in senso metaforico – ma non esclusivamente. E mentre il primo rispecchia “il regno della luce”, basato sul potere dello stato e su una vita pubblica che evidenzia le caratteristiche di società civile, la seconda rappresenta la fase del giorno in cui la notte scende ed il controllo da parte dello stato viene a cessare del tutto, mentre la «vita coloniale sotterranea» si risveglia.
Nerve injury leads to sensitization mechanisms in the peripheral and central nervous system which involve transcriptional and post-transcriptional modifications in sensory nerves. To assess protein regulations in the spinal cord after injury of the sciatic nerve in the Spared Nerve Injury model (SNI) we performed a proteomic analysis using 2D-difference gel electrophoresis (DIGE) technology. Among approximately 2300 protein spots separated on each gel we detected 55 significantly regulated proteins after SNI whereof 41 were successfully identified by MALDI-TOF MS. Out of the proteins which were regulated in the DIGE analyses after SNI we focused on the carboxypeptidase A inhibitor latexin because protease dysfunctions contribute to the development of neuropathic pain. Latexin protein expression was reduced after SNI which could be confirmed by Western Blot analysis, quantitative RT-PCR and in-situ hybridisation. The decrease of latexin was associated with an increase of the activity of carboxypeptidase A indicating that the balance between latexin and carboxypeptidase A was impaired in the spinal cord after peripheral nerve injury due to a loss of latexin expression in spinal cord neurons. This may contribute to the development of cold allodynia because normalization of neuronal latexin expression in the spinal cord by AAV-mediated latexin transduction or administration of a small molecule carboxypeptidase A inhibitor significantly reduced acetone-evoked nociceptive behavior after SNI. Our results show the usefulness of proteomics as a screening tool to identify novel mechanisms of nerve injury evoked hypernociception and suggest that carboxypeptidase A inhibition might be useful to reduce cold allodynia.